La paura del dentista, frutto quasi sempre di ricordi di esperienze negative, si trasforma per molte persone in vera e propria fobia, e può sfociare in una situazione di disagio tale da indurle a rinunciare alle cure e trascurare in tal modo la propria salute orale.
La somministrazione di medicinali che riducono l’ansia e inducono uno stato di rilassamento ha come scopo principale l’attenuazione, fino alla scomparsa, della situazione di malessere e permette al paziente di affrontare il trattamento in totale serenità.
In occasione delle sedute meno impegnative sotto il profilo psicologico, per ridotta durata o “invasività” delle terapie, può essere sufficiente l’assunzione per via orale di farmaci che inducono rilassamento e abbassano la percezione di ansia, paura e disagio.
La sedazione cosciente endovenosa, indicata soprattutto per le procedure chirurgiche, è invece una vera e propria tecnica anestesiologica praticata in studio dallo specialista in anestesia e rianimazione. Prevede la somministrazione per via endovenosa di farmaci sedativi ad azione ansiolitica che, pur mantenendo il paziente in uno stato vigile e collaborativo, gli garantiscono uno stato di rilassamento e controllo del dolore tali da affrontare la seduta in serenità. Condizioni che permettono anche al chirurgo di lavorare con la massima tranquillità generando nel paziente livelli minimali di stress psicologico e fisiologico.
Si tratta di una pratica anestesiologica che può risultare generalmente indicata anche nel trattamento di pazienti che, pur non presentando fobie o patologie particolari, debbano affrontare terapie chirurgiche complesse o di lunga durata.
Durante l’intervento l’Anestesista mantiene il paziente sotto monitoraggio costante, sia strumentale che verbale, per raggiungere un equilibrio che ne garantisca il benessere e al contempo il mantenimento della capacità di rispondere adeguatamente agli stimoli fisici ed ai comandi verbali.
Si tratta di una pratica controllata, sicura ed ampiamente utilizzata che richiede una valutazione preventiva del paziente da parte dell’anestesista per individuare, in relazione alle condizioni clinico-fisiche, le modalità di sedazione più adatte e che permette anche ai soggetti più problematici di affrontare in tutta tranquillità interventi di complessità e durata significative.
Al termine delle terapie, dopo aver verificato il recupero completo delle funzioni psicomotorie, il paziente viene dimesso in uno stato di completa autonomia: per salvaguardarne la sicurezza permane però l’indicazione di farsi accompagnare in Studio e non mettersi alla guida di mezzi per le ore immediatamente successive all’intervento.
Oltre a presentare indubbi vantaggi in fase operatoria, il ricorso alla sedazione cosciente influisce positivamente anche sul decorso: riduce il sanguinamento nella fase del’intervento e limita l’edema e l’ematoma post-operatorio attraverso il controllo e la stabilizzazione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa.